Lettera
del Presidente della Società Padova,
15 dicembre 2005 Ai Soci della S.I.F.R Loro sedi Care
colleghe, cari colleghi, carissimi soci,
negli
ultimi anni gli studi e le ricerche sulla lirica romanza del Medioevo hanno conosciuto
uno sviluppo notevolissimo, con nuovi approcci metodologici, nuove scoperte, nuove
proposte esegetiche e ricostruttive. Non solo le grandi tradizioni poetiche dei
trovatori e dei trovieri continuano ad essere al centro degli interessi di studiosi
e lettori, ma anche di quelle che un tempo erano considerate tradizioni 'minori'
od epigonali emergono sempre più, sullo sfondo unitario comune, i caratteri
originali e innovativi e, conseguentemente, l'esigenza di studiarli nel loro significato
complessivo nel contesto europeo non meno che nella loro individualità.
Il vivace impulso che è stato dato, da un lato, agli studi sulla lirica
galego-portoghese e su quella catalana o, dall'altro, le nuove prospettive sulla
lirica italiana delle origini aperte anche dai più recenti ritrovamenti
ne sono insieme la conferma e la dimostrazione. Mai come oggi, infine, è
stata così compiutamente delineata e messa a disposizione degli studiosi
la base 'materiale' della lirica romanza medievale: descrizioni e riproduzioni
di codici e canzonieri, edizioni facsimilari, edizioni critiche, ecc. (aspetti
variamente affrontati anche da convegni recenti). In
questo quadro, qui sommariamente delineato, un bilancio generale e un confronto
critico tra gli studiosi ormai s'impone, ed è per questo che il direttivo
della SIFR ha deciso di dedicare il prossimo convegno triennale della Società,
che si svolgerà a Padova (ma con alcune trasferte anche in altre località
del Veneto) dal 27 settembre al 1 ottobre 2006, al tema La
lirica romanza del Medioevo. Storia, tradizioni, interpretazioni. L'obiettivo
è quello di contribuire ad un aggiornamento e un approfondimento non solo
delle nostre conoscenze ma anche dei nostri strumenti critici e interpretativi
in riferimento al testo lirico medievale, alle sue forme, ai suoi linguaggi, alla
sua varia fenomenologia. Al di là delle imprescindibili esigenze - e che
tali restano - di ricostruzione storica e documentaria 'retrospettiva', si tratta
dunque di affrontare, accanto alle questioni specifiche poste dalle singole tradizioni
romanze, dai singoli autori, dai singoli generi, anche quelle problematiche di
ordine generale e metodologico che più direttamente si intrecciano con
la ricezione e la 'comprensione' della lirica medievale. Un po' alla rinfusa,
ma non casualmente: si può parlare della poesia lirica medievale come di
un unico organico fenomeno letterario, solo linguisticamente distinto, o vi sono
più "liriche" medievali? Quali sono le affinità e quali
le differenze fra le tradizioni liriche nei vari volgari romanzi e tra queste
e, per esempio, la tradizione lirica germanica? E in che senso la lirica volgare
delle origini (e la poetica che la sottende) si differenzia da quella precedente
e contemporanea in latino? E ancora: come veniva letta e recepita ieri la lirica
del Medioevo e come viene letta e recepita oggi? Dove sta la sua 'poeticità'?
La distanza storica che ci separa da essa è un ostacolo alla sua comprensione
e valorizzazione estetica o può costituire invece un'occasione per attualizzare
e vivificare un patrimonio culturale comunque imprescindibile? Con quali parametri
e quali intendimenti accostarsi ad esso? Con quali strumenti analizzarlo e interpretarlo?
E infine: è possibile oggi una nuova considerazione, una nuova 'visione'
della lirica medievale, in sé e all'interno del sistema dei generi e della
sua evoluzione? Queste
non sono, sia chiaro, le articolazioni di un possibile 'temario' del convegno
(che anzi sarà conveniente formulare solo a grandi linee), ma solo i primi
spunti di una riflessione da cui mi auguro possa progressivamente emergere - senza
preconcette schematizzazioni - il 'senso' del convegno: ma a tal fine l'apporto
e il contributo del maggior numero di soci della SIFR è indispensabile.
Proposte, consigli e suggerimenti sono fin d'ora, in attesa di precisare il programma
della manifestazione, vivamente graditi nonché auspicati. Vi
prego intanto di prendere nota delle date: 27 settembre - 1 ottobre 2006. Prossimamente
seguirà una più dettagliata circolare. Colgo
l'occasione per augurare a tutti, anche da parte dell'intero direttivo SIFR, un
buon Natale e un felice anno nuovo! Con
i più cordiali saluti
Furio Brugnolo |